La lenticchia è un legume davvero molto umile che di fatto per la sua coltivazione si accontenta sempre di un terreno davvero facile da coltivare che non richiede delle grandi attenzioni, è di fatto una coltura della parte montuosa del centro dell’Italia, ma ormai conosciuta e apprezzata in tutto il nostro Paese.
Si può usare con grande tranquillità come sostituto vegetale della carne cosi come succede per ceci e fagioli e anche per questo motivo è di fatto un alimento cardine della dieta vegana sotto tutti i punti di vista. Ma cerchiamo di capire come è meglio poterla utilizzare per non commettere nessun errore.
Terreno e clima adatto?
Per quello che concerne il clima, la lenticchia è adatta a dei climi che non devono essere troppo caldi e che non siano sottoposti ad una eccessiva umidità e infatti il beneficio è quello di una buona esposizione solare, per quello che concerne il terreno è una pianta da sempre molto adattabile.
La cosa importante è che il terreno in cui viene piantata sia sempre drenabile e questo perchè la sua radice tende sempre a correre il rischio di marcire e poi si preferisce sempre una terra che possa essere sabbiosa e al tempo stesso con la presenza di argilla. Insomma dalle caratteristiche anche un poco rudi.
E poi la semina
Il seme della lenticchia è davvero facile per germogliare e quindi poterlo coltivare nel proprio orto è davvero facile e alla portata di tutti, il periodo indicato per la semina è Marzo anche se al Sud è anche possibile fare la semina autunnale visto che il clima è decisamente più mite rispetto altre zone.
- La lenticchia è un seme molto diffuso
- Si può lavorare con grande facilità
- Non richiede molto attenzioni
Il periodo della raccolta è quello estivo e il consiglio è quello di togliere tutta la pianta, lasciare che questa possa seccare prima di cominciare sgranare tutti i baccelli, un particolare che richiede tempo e pazienza, anche perchè in genere i baccelli che ci sono al suo interno non sono davvero tanti.
Ma il gioco è fatto, il procedimento, come detto prima non richiede grande impegno ma solo una grande attenzione a non commettere errori che possono compromettere lo sviluppo della pianta stessa. Una cosa è certa, il risultato è quello che alla fine ci aspettiamo di vedere e di trovare se le cose si fanno nel modo giusto e con i passaggi corretti.