L’avocado è sicuramente uno dei frutti del momento, in grado di generare un immediato interesse in tantissimi che oramai in modo differenziato hanno imparato attraverso un consumo più o meno frequente, a fare ricorso ai suoi ottimi nutrienti. Questo frutto, tipico di alcune zone dell’America centrale, viene parzialmente coltivato anche in Italia ed è possibile piantarne il seme così da ottenere una nuova pianta.
Per crescere e fruttificare come siamo abituati a vedere nei tradizionali frutti con il nocciolo grosso e centrale, è necessaria una cura ed una temperatura media decisamente costante e tipica dei luoghi di appartenenza, ma l’avocado sotto forma di pianta può dare enormi soddisfazioni, essendo anche in grado di essere portato allo sviluppo da parte di chi non è così bravo con le piante.
Frutto tropicale di successo
L’avocado ha avuto un vero e proprio successo che si è protratto a carattere limitato nelle Americhe ma che negli ultimi decenni ha visto una vera e propria diffusione massiccia anche in Italia: grazie anche al web, le ottime capacità diuretiche, nutrtitive, e fortemente benefiche di questo frutto, che viene consumato così com’è ma anche sotto forma di polpa e succhi, sono conosciute.
Dal voluminoso e rotondo seme è possibile ricavare una pianta da zero, che non sarà comunque di fatto identica a quella di origine: per fruttificare un albero di avocado necessità di tante cure e può aver bisogno anche di 6 o 10 anni per generare frutti. Tuttavia la sua coltivazione ed innesto è alla portata di tutti, attraverso un singolo seme.
Come piantare il seme di avocado
Infatti basta scegliere un seme sufficientemente pulito per far partire da zero una pianta di avocado, senza aver bisogno almeno per qualche settimana, di uno spazio definito o un terriccio, che servirà però in un secondo momento. La pianta dell’avocado in natura supera senza grossi problemi seppur dopo vari anni anche i 10 metri. Si inizia con:
- Un seme dalla buona forma e senza imperfezioni ben lavato e pulito
- Questo andrà infilzato con 4 stuzzicadenti in modo traversale, in modo che questi possano servire come supporto
- Bisogna infatti scegliere un contenitore, che può essere un vasetto o un bicchiere, meglio se trasparente appena più largo del seme
- Sistemare un po’ di acqua in modo tale da garantire al seme una immersione parziale in acqua
Nel corso dei giorni bisogna mantenere il seme sempre a contatto con acqua al fine di generare le radici, l’acqua però andrà cambiata o aggiunta nel corso dei giorni così da mantenerla pulita. Il tutto dovrà essere mantenuto in un luogo ben illuminato ma lontano dalle raffiche di vento o correnti particolarmente violetne o rigide.
Quando sarà cresciuto di almeno 10 o 12 cm dovremo potare il fusto così da stimolare una nuova crescita ed una volta che questo sarà nuovamente cresciuto intorno ai 15 cm dovrà essere interrato in un vaso non più grande di 20 – 25 cm di diametro, con uno strato di argilla espansa, ghiaia o sassolini sul fondo ricoperto da terriccio.